Il Protocollo Sanitario viene definito dal Medico Competente in funzione dei rischi specifici presenti nell'ambiente di lavoro.
Costituisce l'insieme delle visite mediche, delle indagini specialistiche e di laboratorio, delle informazioni sanitarie e dei provvedimenti adottati dal medico, al fine di garantire la protezione sanitaria dei lavoratori nei confronti del rischio lavorativo, indicando la periodicità in cui effettuare gli stessi, tenendo conto anche degli obblighi legislativi relativi a certe categorie di lavoratori, i quali prevedono scadenze fisse delle visite mediche.
Il Protocollo Sanitario costituisce parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), ed è definito in maniera specifica per ogni Azienda.
Ricordiamo che secondo il Decreto Legislativo 81 – emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – il lavoratore stesso è obbligato a sottoporsi ai controlli sanitari previsti nei suoi confronti.
Il Medico Competente può aggiungere esami clinici, biologici e/o indagini diagnostiche al Protocollo, e/o modificarne la periodicità, allo scopo di migliorare la tutela dello stato di salute del lavoratore.
Si tratta di un servizio estremamente flessibile, costruito in maniera adeguata alle esigenze specifiche di ogni singola Azienda.
Non solo, il Medico Competente ha l’obbligo di aggiornare il Protocollo qualora si dimostri necessario. Questo può avvenire nel caso in cui si verifichino variazioni del ciclo produttivo o emergano nuovi rischi in Azienda. Oppure quando si ottengono risultati e cambiamenti grazie alla Sorveglianza Sanitaria, o ancora quando nei colloqui con i lavoratori vengono evidenziati problemi o criticità sui luoghi di lavoro.